Il Palio del 16 agosto 1943 non fu corso nel Campo di Siena ma in un campo di smistamento dei prigionieri, in Africa. Era da poco tempo terminata la campagna di Tunisia ed i prigionieri senesi, avvicinandosi il Ferragosto, ebbero l’idea di festeggiare la data, tanto cara ai cuori memori e fedeli.
All’interno del campo di smistamento n. 203, con mezzi di fortuna, venne dipinto il Palio, fatte le coccarde e le spennacchiere.
Il giorno 16 il corteo con la marcia fatidica a svegliare nostalgie e affetti sopiti e infine la corsa. Vinse il Bruco (Ferdinando Firmati) al rimbombo del mortaretto, fatto con una stagna di benzina, naturalmente vuota. Non mancò neppure un vinello approssimativo fatto, Dio sa come, per la festa, che ebbe il suo culmine, non previsto né desiderato, nell’allarme dei guardiani inglesi che prelevarono un gruppo di una ventina di contradaioli senesi portati subito alla prigione… della prigione.
Ma alto si levò ancora, malgrado le urla irose e concitate dei sospettosi carcerieri, il canto “nella Piazza del Campo ci nasce la verbena” e il coro continuò sempre più forte nella lontananza sconfinata del deserto, fino all’alba del 17 agosto.

A. Tailetti

Storia della Contrada